Riteniamo che la lotta alle discriminazioni e la valorizzazione di tutte le differenze debbano essere due delle priorità per la futura Amministrazione, non solo per una questione di giustizia e rispetto nei confronti di tutte le persone che abitano la città, ma anche per sbloccare l’immenso patrimonio sociale, culturale, economico, di idee e di impegno collettivo che potrebbe derivare dal mettere a sistema la diversità in ogni sua forma.
L’obiettivo di migliorare la vita di chi abita Varese non può essere raggiunto se, ancora oggi nel 2021, alcune persone vengono escluse o limitate, in maniera più o meno esplicita, nel loro accesso e uso dei servizi, nel mercato del lavoro e in generale nel
sistema di opportunità del vivere comune. Parliamo di donne, della comunità LGBTQ+, delle persone disabili, immigrate e di tutti coloro che si sentono ai margini del vivere sociale.
Sebbene negli ultimi anni siano già stati fatti molti passi avanti in tal senso, siamo convinti che Varese debba fare un ulteriore sforzo, politico e di sensibilizzazione culturale, e prendere posizioni più nette per garantire che un numero sempre maggiore
di persone possa sentirsi davvero accolto dal nostro territorio.
Per raggiungere questo obiettivo riteniamo sia fondamentale adottare una visione universale, trasversale e continuativa, anziché intervenire sulle singole tematiche in modo estemporaneo, riconoscendo in tutte le discriminazioni un fil-rouge che affonda le sue radici in meccanismi sociali e culturali stereotipati. Si tratta di ragionare in ottica cosiddetta intersezionale, ovvero di interpretare situazioni apparentemente distanti tra loro (violenza sulle donne, omotransfobia, razzismo, abilismo, bullismo) come parti di un medesimo problema, e agire di conseguenza per combatterne le cause profonde.
Per fare tutto questo, riteniamo che una delega alle Pari Opportunità inserita dentro all’Assessorato ai Servizi Educativi non sia più sufficiente: riteniamo auspicabile la creazione di un Assessorato alle Politiche di Genere e all’Inclusione scorporato
da altri Assessorati.
Per quanto riguarda l’inclusione delle comunità e dei cittadini stranieri, siamo convinti che lavorare sul tema dell’immigrazione significhi impegnarsi nel creare le condizioni per lo sviluppo di una comunità aperta e accogliente, considerando italiani
e stranieri che vivono sul territorio come parti di uno stesso tessuto sociale che ha tutto da guadagnare se diventa più inclusivo e armonico.
Questo obiettivo si declina in tre aree di lavoro: creare le condizioni materiali che consentano alle persone straniere, siano esse richiedenti asilo o immigrati di lunga data, di condurre un’esistenza dignitosa, a cominciare dall’accesso ai servizi; favorire lo
sviluppo di una coscienza collettiva aperta all’immigrazione e di un dibattito pubblico sano sul tema, attraverso campagne di educazione e sensibilizzazione; favorire un dialogo fecondo tra comunità e tra persone creando occasioni di
contatto e collaborazione tra immigrati e cittadini autoctoni.
Sebbene molti aspetti della gestione dell’immigrazione esulino dalle competenze di un’Amministrazione cittadina, siamo convinti che il Comune possa avere un ruolo fondamentale nella realizzazione di questi obiettivi se si pone come agente attivo e referente istituzionale nel monitoraggio, nel sostegno e nel coordinamento delle pratiche e delle iniziative in atto sul suo territorio. Per questo motivo vorremmo che le politiche per la co-integrazione diventassero parte integrante del lavoro
dell’Amministrazione attraverso la creazione di un’area di lavoro dedicata, che si occupi di supportare le persone straniere nei percorsi burocratici di accesso ai servizi, svolgere un’azione di monitoraggio degli enti che li erogano e intervenire in caso di
necessità, porsi come interlocutore delle realtà del terzo settore che realizzano iniziative di inclusione e integrazione, e impegnarsi nella promozione di campagne di educazione e sensibilizzazione a tutti i livelli, dai progetti di Educazione alla Cittadinanza Globale nelle scuole agli eventi culturali realizzati anche dalle Associazioni di cittadini
stranieri.